
L’industria 4.0 consiste in una serie di misure in grado di favorire gli investimenti per l’innovazione industriale e per la competitività delle imprese. Com’è noto, l’industria 4.0 investe tutti gli aspetti della vita delle imprese, dalla digitalizzazione dei processi produttivi alla valorizzazione della produttività.
Grazie alla trasformazione digitale è possibile raccogliere dati e analizzarli, condividendo informazioni utili per la gestione della produzione in maniera efficiente e per il controllo da remoto.
Il nuovo Piano Nazionale Transizione 4.0 ha rinnovato l’impianto concettuale della vecchia normativa, introducendo importanti novità in termini di investimento, tempistiche e risparmio.
Cosa prevede il nuovo Piano Nazionale Transizione 4.0?
Il nuovo Piano Nazionale Transizione 4.0 consiste nel potenziamento delle aliquote di detrazione e in un anticipo dei tempi di fruizione a vantaggio di un guadagno fiscale immediato.
Infatti, la fruizione dei crediti è ridotta a 3 anni per tutti i crediti d’imposta sui beni strumentali, materiali e immateriali.
Le nuove misure hanno effetto da novembre 2020 a giugno 2023, con decorrenza anticipata al 16 novembre 2020.
Le nuove agevolazioni 4.0 consistono in un risparmio fiscale del 50% sull’intero importo del bene materiale per tutto il 2021.
E’ possibile beneficiare del credito con un versamento di un acconto (almeno il 20%) e consegna dei beni strumentali nei sei mesi successivi per i contratti di acquisto dei beni strumentali definiti entro il 31/12/2022.
Per maggiori informazioni rimandiamo al sito del MISE